Come rafforzare le difese immunitarie con la dieta

6/11/20255 min read

white thermometer at 36 degrees celsius
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Nutrizione e sistema immunitario: come l’alimentazione sostiene le nostre difese naturali

Il sistema immunitario rappresenta la principale barriera di difesa dell’organismo contro virus, batteri e altri agenti patogeni.

In assenza di terapie farmacologiche specifiche, la sua efficienza diventa il fattore determinante per prevenire infezioni e contenere l’impatto delle malattie.

Mantenere un sistema immunitario forte non significa “stimolarlo” genericamente, ma favorire il suo equilibrio funzionale, affinché le risposte difensive siano rapide, proporzionate e coordinate.

La funzione primaria del sistema immunitario è distinguere tra ciò che è “self” (proprio dell’organismo) e ciò che è “non self” (estraneo), eliminando in modo selettivo tutto ciò che può rappresentare una minaccia.

Un ruolo cruciale in questo meccanismo è svolto dalle mucose, vere e proprie interfacce tra l’ambiente esterno e interno: esse rivestono le vie respiratorie, digestive e urogenitali, costituendo il primo fronte di contatto con gli agenti patogeni.

A questo livello opera il MALT (Mucosa-Associated Lymphoid Tissue), il tessuto linfoide associato alle mucose, che si articola in diversi distretti:

· NALT: mucose nasali e rinofaringee;

· BALT: mucose broncopolmonari;

· GALT: mucose dell’apparato gastrointestinale;

· URALT: mucose urogenitali.

Il MALT si comporta come un vero e proprio organo diffuso: un’infiammazione intestinale (GALT) può ripercuotersi anche sul sistema respiratorio (BALT o NALT), dimostrando l’interconnessione tra intestino, polmoni e sistema immunitario.

L’intestino come centro immunitario

Oltre il 70% delle cellule immunitarie risiede nel tessuto linfoide intestinale, dove il sistema immunitario entra in contatto costante con alimenti, batteri e molecole provenienti dall’ambiente esterno.

Qui, il microbiota intestinale – un ecosistema composto da miliardi di microrganismi – svolge un ruolo essenziale nel mantenimento della tolleranza immunitaria, nella modulazione dell’infiammazione e nella protezione contro i patogeni.

Quando l’equilibrio tra batteri “buoni” e “potenzialmente nocivi” si altera (disbiosi), l’intestino perde parte della sua capacità di barriera, favorendo la comparsa di infiammazione cronica di basso grado.

In questo contesto, il sistema immunitario, costantemente impegnato a gestire uno stato infiammatorio interno, risulta più vulnerabile agli attacchi esterni.

Il ruolo dei probiotici e del microbiota

I probiotici sono microrganismi vivi in grado di colonizzare temporaneamente l’intestino, supportano la barriera intestinale e la maturazione del sistema immunitario mucosale.

I ceppi più studiati e utilizzati includono: Lactobacillus acidophilus, L. rhamnosus, L. paracasei, Bifidobacterium lactis, B. breve, B. bifidum

Questi batteri, di origine umana, sono in grado di resistere all’acidità gastrica e di raggiungere vitali il tratto intestinale.

La loro efficacia, tuttavia, è strettamente dipendente dal contesto alimentare generale: l’assunzione di probiotici è utile solo se associata a una dieta equilibrata, ricca di fibre prebiotiche (presenti in verdure, legumi e frutta) che ne favoriscono la crescita.

Disbiosi e alimentazione infiammatoria

Una dieta povera di fibre, ricca di zuccheri raffinati, grassi trans e alcolici, insieme all’uso eccessivo di antibiotici, antiacidi e antinfiammatori, può compromettere il microbiota e favorire la disbiosi intestinale.

Questo squilibrio apre la strada a uno stato infiammatorio cronico che indebolisce le difese naturali.

Quando l’organismo incontra un virus o un batterio in una condizione di infiammazione sistemica, la capacità di risposta immunitaria risulta ridotta.

L’obiettivo, quindi, non è solo “rinforzare” il sistema immunitario, ma ridurre il carico infiammatorio di base attraverso una nutrizione corretta.

Dieta Mediterranea e immunità

Tra i modelli alimentari più efficaci nel sostenere l’immunità, la Dieta Mediterranea occupa un posto di rilievo.

Ricca di fibre, antiossidanti, acidi grassi monoinsaturi e polifenoli, promuove uno stato di eubiosi intestinale (equilibrio del microbiota) e riduce l’infiammazione sistemica.

La varietà di alimenti vegetali e la moderazione nei grassi saturi contribuiscono alla resilienza immunitaria, potenziando la risposta difensiva senza indurre iperattività del sistema.

Gli alimenti che supportano le difese immunitarie

Un’alimentazione varia, ricca di nutrienti bioattivi e antiossidanti, aiuta a mantenere efficiente il sistema immunitario.

Tra gli alimenti più utili troviamo:

· Aglio: azione antibatterica, antivirale e antinfiammatoria, grazie all’allicina.

· Curcuma: potente antinfiammatorio e antiossidante naturale, contenente curcumina.

· Limone e agrumi: ricchi di vitamina C, fondamentale per la funzione dei leucociti.

· Verdure a foglia verde: fonti di folati, magnesio e composti fenolici immunomodulanti.

· Asparagi e carciofi: depurativi e prebiotici, sostengono il microbiota intestinale.

· Frutta secca e semi oleosi: ricchi di vitamina E, zinco, selenio e acidi grassi insaturi.

· Miele: proprietà antimicrobiche e lenitive per le mucose respiratorie.

· Olio extravergine d’oliva: ricco di polifenoli e acidi grassi monoinsaturi, sostiene le membrane cellulari dei linfociti.

· Legumi: forniscono proteine vegetali e minerali utili al sistema immunitario.

· Banane: fonte di potassio e triptofano, aiutano la regolazione ormonale e il tono dell’umore.

Antiossidanti e micronutrienti chiave

Gli antiossidanti contrastano lo stress ossidativo e i radicali liberi, preservando l’integrità delle cellule immunitarie.

I più importanti includono:

· Glutatione: prodotto endogeno, si trova in asparagi, spinaci, avocado e pesche. La sua sintesi è favorita da alimenti ricchi di selenio (uova, aglio, pesce).

· Vitamina C: abbonda in agrumi, kiwi, rucola, cavoli e prezzemolo.

· Vitamina E: presente in oli vegetali, mandorle, nocciole e avocado.

· Vitamina D: essenziale per la funzione immunitaria innata; si trova in pesci grassi, tuorlo d’uovo e funghi.

· β-Carotene e Vitamina A: carote, zucca, spinaci, cavoli e pomodori.

· Vitamine del gruppo B (B6, B12, folati): cruciali per la produzione di anticorpi e cellule immunitarie.

· Selenio e Zinco: presenti in pesce, legumi e cereali integrali, sostengono la proliferazione linfocitaria.

· Ferro e Rame: coinvolti nella formazione dell’emoglobina e nella risposta immunitaria.

· Aminoacidi immunomodulanti come glutammina (latte, uova) e arginina (carne, legumi, frutta secca) contribuiscono alla sintesi di anticorpi e alla rigenerazione cellulare.

Lo stile di vita: sonno, attività fisica e gestione dello stress

Oltre alla nutrizione, anche riposo, movimento e serenità mentale incidono profondamente sull’efficienza immunitaria.

Il sonno adeguato (7–8 ore per notte) favorisce la produzione di citochine regolatrici e migliora la funzione delle cellule NK (Natural Killer).

L’attività fisica moderata e regolare stimola la circolazione linfatica e il turnover cellulare, mentre l’eccesso di allenamento può avere un effetto opposto.

Infine, la gestione dello stress — tramite tecniche di respirazione, yoga o meditazione — riduce i livelli di cortisolo, ormone che, se cronicamente elevato, indebolisce il sistema immunitario.

Conclusioni

Il sistema immunitario è un complesso equilibrio tra nutrizione, microbiota, sonno e benessere psicologico.

Un’alimentazione basata su varietà, qualità e moderazione, in linea con i principi della Dieta Mediterranea, rappresenta una delle strategie più efficaci per rafforzare le difese naturali e prevenire infezioni.

Come dimostrano le evidenze scientifiche, mangiare bene significa difendersi meglio non solo contro virus e batteri, ma anche contro lo stress, l’infiammazione cronica e l’invecchiamento cellulare.

vegetable and meat on bowl
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Visualization of the coronavirus causing COVID-19
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a woman sitting on a couch holding a pen and paper
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man cutting vegetables
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